Borsellino, Contri: “Paolo mi disse ‘La mia è una lotta contro tutti i tempi'”
“La mia è una lotta contro tutti i tempi e tu hai capito benissimo cosa voglio dire”. Così Paolo Borsellino, rivolgendosi all’allora segretario generale della presidenza del consiglio dei Ministri, Fernanda Contri, sollecitava nel luglio 1992 l’approvazione di un decreto legge che gli interessava. L’incontro avvenne all’Hotel Visconti di Roma “il 9 o il 16 luglio, era un giovedì” ha detto Contri deponendo oggi al processo Borsellino quater in corso in corte d’assise a Caltanissetta. “mi chiese di intervenire per accelerare i tempi dell’approvazione di certe leggi. ‘Io ne sto interrogando 9 – mi disse Paolo – e vado avanti e indietro dalla Germania e ho bisogno di certe leggi’”. Secondo l’ex componente del Csm, Borsellino le disse “’la mia è una corsa contro il tempo’. Io risposi: ti riferisci al decreto e lui con un sorriso e mi disse: ha capito benissimo”. Poco prima Contri rispondendo alle domande del procuratore Sergio Lari ha escluso che durante uno dei due incontri avuti con il generale Mario Mori quest’ultimo gli avesse parlato di trattativa. Il primo incontro avvenne dopo la strage di via d’amelio e il secondo a fine dicembre del 1992. Contri non ricorda in quale occasione Mori parlò di Ciancimino ma “non saltò mai nel suo discorso un lontano riferimento a una qualche trattativa: lo escludo proprio. Da quel che capii doveva ancore cominciare a parlare con Vito Ciancimino. In me generò la convinzione che stava incominciando”.